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Strategia della Confederazione delle Due Sicilie "C2S":

”Dopo tanti anni di emigrazione e di disinteresse per lo sviluppo delle Due Sicilie siamo giunti alla conclusione che è di estrema importanza fondare un’associazione che tuteli non solo i diritti dei duosiciliani in patria, ma anche dei duosiciliani nel resto del mondo per difendere il diritto al lavoro e far si che non vi siano più emigrati lucani in futuro”

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LA LINEA STRATEGICA DELL’ASSOCIAZIONE DENOMINATA abb.”C2S”

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SINTESI DELLA STRATEGIA

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1. I DIRITTI DEI DUOSICILIANI RAPPRESENTATI NEL MONDO

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Così come dovrà essere all’interno dei confini nazionali, anche fuori dovrà costruirsi non un mondo delle nazioni ma quello dei popoli, dove il raggiungimento degli equilibri e lo sviluppo armonico delle economie non costituisca sopraffazione dei più deboli ma civile e democratica suddivisione delle risorse e dove i governi dei popoli o delle regioni tutelino senza privilegi posizionali i propri interessi nel rispetto di quelli altrui.

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2. EVOLUZIONE DELLE ISTITUZIONI DUOSICILIANE

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a)     I Popoli del mondo non ammetteranno discriminazioni tra le proprie diverse aree geografiche. Uno sviluppo vero non potrà quindi prescindere da un costante lavoro di compensazione delle risorse quindi garantendo a tutte le proprie componenti regionali la partecipazione in pari dignità.

b)     Si vigilerà affinché i principi della Costituzione delle nazioni siano applicati ma con particolare attenzione ai diritti degli emigrati lucani ove ancora non risultano in misura adeguata tutelati i principali Diritti.

c)     Sarà attuata un’attenta collaborazione per un piano sinergico di sussidiarietà tra le parti politiche e sociali affinché per l’emigrazione duosiciliana non vi siano azioni discriminanti, penalizzanti o distruttive per le Due Sicilie in generale e per i soggetti più deboli in particolare.

d)     Si assicurerà che il federalismo fiscale sia base e garanzia della piena autonomia regionale in termini di investimenti a lorovoltaregolati da un principio di sussidiarietà che tuteli le aree più disagiate che hanno subito gli effetti devastanti dell’emigrazione e che non hanno avuto finora equo impulso allo sviluppo economico da parte dello Stato.

e)      Gli organi di controllo federale saranno eletti nel pieno rispetto dei diritti di voto della Regione al fine di garantire la rappresentatività in termini di efficacia decisionale.

f)       La valorizzazione delle autonomie locali si esprimerà con maggiore efficacia mediante una reale indipendenza decisionale dagli enti centrali.

g)     Si assicurerà che il governo centrale sia equamente rappresentativo dell’insieme nazionale.

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3. ECONOMIA

 

a)     Si ostacoleranno le mistificazioni produttive attraverso un’energica azione di controllo a tutela delle aree di origine dei beni e dei servizi evitando così il fenomeno della colonizzazione strisciante.

b)     Per le Due Sicilie in generale, che il suo sviluppo economico debba basarsi sulla regionalizzazione delle produzioni di beni e servizi decentrando nelle aree di produzione tutte le attività correlate fino alla realizzazione del prodotto finito, garantendo la massimizzazione del valore aggiunto nelle aree di origine con particolare riguardo alle province duosiciliane oggi fortemente penalizzate.

c)     Che tutti i processi economici, endogeni ed esogeni, siano a priori valutati in termini di sostenibilità strutturale ed infrastrutturale e quindi siano promosse le iniziative atte a creare al contorno le condizioni necessarie per la riuscita dei progetti di sviluppo. Questo con particolare riguardo alle Due Sicilie.

d)     Che le Due Sicilie possano godere, per un principio inalienabile di uguaglianza, di pari opportunità nella produzionedelreddito attraverso una libera iniziativa controllata da premi sui risultati di sviluppo in un’ottica disanaconcorrenza.

e)     Che il prelievo fiscale sia proporzionale al reddito secondo una curva crescente da quelli minimi ai più elevati, corretta da opportuni coefficienti moltiplicatori che tutelino il minimo reddito sostenibile secondo reali parametri di costo della vita. Che tale prelievo fiscale tenga conto appunto della ricchezza regionale e dei servizi effettivamente erogati al cittadino in modo tale che le aree più povere fungano da aree-incentivo per gli investimenti.

f)       Che i contributi pagati dalle aziende per i lavoratori siano adeguati attraverso un coefficiente riduttivo proporzionale al numero di addetti tale così da incentivare le assunzioni nelle aree più bisognose.

g)     Che la tassazione delle aziende sia corretta da un coefficiente riduttivo proporzionale all’innovazione tecnologica applicata e, indipendentemente da questa, dal successo, ovvero dal risultato operativo conseguito a livello di penetrazione di mercato nazionale e soprattutto internazionale dei propri prodotti fatti nelle Due Sicilie

h)     Che particolari agevolazioni siano riservate all’artigianato di pregio ovvero alle aziende anche individuali che esercitano arti mestieri e professioni, e che in questa attività formano nuovi addetti.

i)       Che siano incentivate le piccole imprese e le cooperative che promuovendo lo sviluppo economico specifico delle aree ove sono ubicate mettono a profitto le produzioni locali.

j)       Che siano operativi piani organici di assistenza scientifica ed economica per le aziende agricole piccole e medio piccole che vogliano rivolgersi al mercato biologico e di nicchia.

k)     Che si promuova lo sviluppo di un sistema bancario radicato nelle Due Sicilie che reinvesta nelle Due Sicilie che operi in collaborazione e non in subordinazione con il sistema bancario nazionale ed internazionale privilegiando nei tassi e nei finanziamenti coloro che investono nella aree delle Due Sicilie.

l)        Che vi sia maggior tutela dei prodotti delle Due Sicilie con particolare riferimento a quelli propriamente tipici, al fine di evitare che essi possano essere prodotti al di fuori delle zone tipiche generando così un processo di mistificazione che ripercuotendosi negativamente sulla qualità danneggia irrimediabilmente l’immaginedelprodotto originale con effetti devastanti sul fatturato reale e potenziale delle aree d’origine.

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4. LA TUTELA DEI LAVORATORI E DELLE AZIENDE

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a)     Lo sviluppo dell’occupazione nelle Due Sicilie, coordinato in una serena concertazione tra le parti, è uno degli obbiettivi

         primari della Confederazione delle Due Sicilie.

b)     Lo snellimento dei servizi di collocamento attraverso la creazione e/o l’implementazione dei portali internet in modo da

        dare libero accesso ad un mondo ove possano incontrarsi in modo rapido, comodo ed economico la domanda e l’offerta,

        ovvero l’attivazione di agenzie private di consulenza e quindi di strutture pubbliche di controllo e verifica dell’efficienza

        operativa soprattutto rivolte a garantire un certo grado di soddisfazione dei soggetti interessati.

c)     Che l’inserimento dei giovani sia sempre privilegiato e non contrapponga con il mantenimento in servizio di chi ha già

        raggiunto la soglia di pensione.

d)     Promozione dell’artigianato e delle professioni individuali attraverso sconti fiscali di avviamento attività.

e)     Maggiori controlli affinché il precariato non si trasformi in un assetto di lavoro permanente soprattutto per i lavoratori

        giovani o per chi ha famiglia a carico.

f)     Che lo statuto dei lavoratori si veda applicato in ogni provincia delle Due Sicilie e senza discriminazioni.

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5. BENESSERE SOCIALE

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a)     La solidarietà sociale deve essere la base comune sulla quale costruire il benessere di tutti riducendo ed eliminando ma

        soprattutto prevenendo la piaga della povertà e dell’emarginazione.

b)     Che i servizi di assistenza siano potenziati con forme miste di collaborazione pubblica, privata e religiosa.

c)     Che le associazioni di volontariato possano godere di particolari incentivi e sostegni proporzionalmente legati agli sforzi ed

        ai risultati conseguiti nei confronti dei bisognosi.

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6. SANITA’

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Il diritto alla salute è un elemento cardine della Costituzione a tutt’oggi applicato in modo dicotomico nel sistema Italia ove si denota una gravissima deficienza strutturale e qualitativadelServizio Sanitario Nazionale nelle regioni delle Due Sicilie con la conseguente inapprovabile emigrazione dei malati verso le regioni padane che causa loro gravissimi patimenti e costi insostenibili per le loro famiglie.

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a)      Che i Servizi Sanitari Regionali delle Due Sicilie siano modernizzati ed equiparati in termini di efficienza qualitativa e

         quantitativa a quelli delle altre regioni anche attraverso lo stanziamento di fondi di compensazione gestiti dal Servizio

         Sanitario Nazionale.

b)      Che i servizi sanitari Regionali possano tra loro collaborare non in termini di scambio di malati ma di medici e di personale

         specializzato in modo da implementare il livello qualitativo delle prestazioni attraverso la crescita professionale degli

         addetti.

c)      Che le strutture sanitarie private non competano con quelle pubbliche attraverso artificiosi mantenimenti in queste ultime

         di liste d’attesa insostenibili, e ciò sarà ottenuto con meccanismi di controllo gestiti da Associazioni no-profit, ma che al

         contrario, pubblico e privato, trovino accordi di collaborazione con premio qualitativo e quantitativo sui servizi erogati

         rispetto a quelli erogabili secondo le proprie dotazioni sanitarie.

d)     Che la carta dei Diritti del Malato rappresenti il valore etico principale per il comportamento di ogni struttura sia pubblica

        sia privata attraverso un sistema di monitoraggio organizzato da strutture terze di livello nazionale ed internazionale.

e)      Che lo Stato e la Provincia contribuiscano “completamente” all’acquisto degli ausili indispensabili per la vita quotidiana dei

        “disabili” e che l’indennità di accompagnamento, per quelli gravi e gravissimi, sia equiparata allo stipendio lordo di un/una 

        “badante” che lavori 36 ore settimanali.

f)        Che lo Stato e la Provincia individuino un capitolo di spesa per la realizzazione e gestione delle case alloggio destinate ad

          accogliere i disabili orfani di qualsiasi età.

g)      Che su tutto il territorio siano equamente distribuiti centri di riabilitazione  fisioterapica specializzate in tutte le branche.

h)      Che i lungodegenti possano essere curati, ove possibile, attraverso opportuni finanziamenti presso le proprie abitazioni sia

         da personale mobile pubblico o privato sia all’occorrenza e se attuabile dai familiari disponibili all’impegno.

i)       Che i Servizi Sanitari Provinciali in collaborazione con le istituzioni scolastiche promuovano idonei corsi di formazione tesi

         allo sviluppo della cultura della prevenzione nei giovani al fine di garantirne la divulgazione anche verso i meno giovani

         attraverso le famiglie.

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7.  EQUO SVILUPPO

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Il riequilibrio potenziale ed efficace delle diverse areedelpaese con particolare attenzione allaBasilicataè per noi l’elemento fondante della nostra stessa esistenza.

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a)      Che la ripartizione delle risorse nazionali sia tale da accelerare lo sviluppo delle aree arretrate e moderare quello delle aree

         più privilegiate rispetto al baricentrodelmercato.

b)      Che i sistemi bancari  siano più radicati e specializzati nel territorio in cui operano in modo da evitare e/o moderare il

         fenomenodeldrenaggio monodirezionaledelrisparmio a favore delle aree già sviluppate e più ricche.

c)      Che vengano pareggiate le presenze di centri di attività ludiche nelle Due Sicilie in modo da evitare il forte sbilanciamento

         che attualmente vede le sole case da gioco o casinò esistenti dislocate nelle regioni padane, consentendo la migrazione

         verso centri analoghi all’estero degli appassionati con importante trasporto di capitale all’estero.

d)     Che le opere strutturali ed infrastrutturali siano più equilibrate ovvero equamente distribuite sul territorio nazionale al fine

        di evitare collassi nel trasferimento dei beni e delle persone ovvero barriere virtuali allo sviluppo leale e paritario ed in

        particolare che nelle Due Sicilie si dia un decisivo sviluppo alla circolazione delle  persone e delle merci attraverso la ferrovia

        e per via aerea a mezzo di un completo rinnovamento delle linee ferroviarie, dei porti vicini alla regione ed aeroporti

         esistenti e per questi ultimi alla realizzazione di nuovi e funzionali.

e)      Che dette opere da realizzarsi nelle Due Sicilie siano servite da adeguate reti viarie e ferroviarie.

f)       Che per le dorsali di distribuzione dell’energia elettrica nelle Due Sicilie siano prese in considerazione le energie

         rinnovabili, come il fotovoltaico, l’eolico ed altre energie rinnovabili.

a)      Che i servizi di approvvigionamento idrico e di depurazione nelle Due Sicilie siano all’avanguardia rispetto agli standard

         minimi qualitativi imposti dalla comunità europea.

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9. EMIGRAZIONE DALLE DUE SICILIE ED IMMIGRAZIONE NELLA NOSTRA NAZIONE

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a)      L’emigrazione dalle Due Sicilie verso le regioni padane ed all’estero, se avviene in condizioni di necessità, ovvero di

         mancanza di lavoro, è da ritenersi incostituzionale poiché priva il cittadinodel godimento delle pari opportunità.

b)      L’emigrazione dalle Due Sicilie è causa di un progressivo quanto drammatico impoverimento dei luoghi d’origine mentre

         comporta per quelle del Nord e dell’estero un improprio arricchimento.

c)      Che il reddito dei duosiciliani emigrati nelle regioni padane ed all’estero, quindi ivi residenti sia da considerarsi, in quota

         parte, reddito differito prodotto dalle regioni d’origine e che quota di detto reddito torni per gli opportuni reinvestimenti

         atti a ribilanciare il baricentro produttivo.

d)     Che la forzosa emigrazione dalle Due Sicilie verso le regioni padane e all’estero di giovani diplomati e laureati veda

        nell’immediatodeltrasferimento un compenso alla regione d’origine almeno equivalente al costo sociale attualizzato

        sopportato per la loro formazione.

e)     Che l’emigrazione dalle Due Sicilie sia combattuta attraverso l’implementazione dei siti produttivi attraverso piani di

        sviluppo sostenibili anche incentivando l’afflusso di capitali esteri con idonee ed oculate agevolazioni.

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 10. EDUCAZIONE ALIMENTARE

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a)     Noi siamo per la demistificazione ed antisofisticazionedelprodotto alimentare e quindi per la tutela del consumatore

        edelproduttore onesto.

b)    In accoglimento alle Direttive CEE, devono essere riconosciuti in modo univoco ed incontrovertibile il luogo di produzione

       dell’alimento e quello di confezionamento.

c)    Che le etichette dei prodotti siano stampate in modo chiaro e leggibile con caratteri di opportuna e codificata dimensione.

d)   Che sulle etichette dei prodotti alimentari industriali sia indicato chiaramente il luogo d’origine, la provincia

      ove nasce il prodotto al fine di evitare il termine generico “prodotto nelle Due Sicilie” in quanto ciò non tutela il

      consumatore.

e)   Che le capacità produttivedelprodotti finito  trovino effettivo riscontro con quelle coltivate sul territorio d’origine anche

      attraverso opportuni tracciamenti qualitativi e quantitativi del ciclo produttivo.

f)    Che il collocamento dei prodotti agroalimentari sia coordinato da agenzie di distribuzione che tutelino

       l’originalitàdelmedesimo  anche al fine di garantire che  i massimi proventi convergano verso l’area di produzione e

       trasformazione.

g)   Che la regione tuteli i propri prodotti tipici anche attraverso azioni pubblicitarie ed educative in genere in modo da educare

       il consumatore alla costante ricerca dell’originalità.

h)    Che le Due Sicilie prooducano ogni sforzo per stimolare la creazione di filiere produttive complete ossia che partendo dal

       prodotto di base arrivino a quello confezionato e pronto alla distribuzione ivi compreso l’indotto del confezionamento

       e del trasporto.

i)      Che le Due Sicilie curino attraverso opportune agenzie della sua immagine territoriale, produttiva e sociale sia in patria che

        all’estero.

j)      Che la ristorazione dimassarispetti le capacità produttive delle Due Sicilie privilegiando i prodotti locali.

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11. ECOSISTEMA

 

a)      Che siano sviluppati i trasporti terrestri più eco-sostenibili, sia entro le città sia sui percorsi interregionali.

b)      I siti di approvvigionamento e di stoccaggio delle acque e le reti di distribuzione in esercizio nelle Due Sicilie devono

         essere integrati ed ammodernati al fine di poter garantire un servizio paritetico.

c)      Che la protezionedelnostro ecosistema dai presenti e potenziali disastri ambientali diventi parte integrante della nostra

         cultura sia industriale produttiva siadelsingolo cittadino.

d)     Che l’industria del confezionamento colloqui con maggior attenzione con le strutture di tutela igienica al fine di giungere

        più rapidamente possibile all’uso di involucri meno ingombranti e dal minimo peso necessario, biodegradabili e

        combustibili senza produzione di sostanze tossiche.

e)     Che l’educazione al rispetto della natura , dell’ambiente e della qualità di vita diventi materia di studio nei corsi elementari

        edelprimo ciclo delle scuole superiori mentre nei corsi superiori trovi accoglienza nelle discipline d’ingegneria attraverso

        apposita istituzione di opportuna cattedra.

 

Confederazione delle Due Sicilie

Il consiglio direttivo

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