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Nel 1892
Il giornale "Il Mattino" e il primato anche nel giornalismo

Il 16 Marzo del 1892 nasce “Il Mattino” fondato da Edoardo Scarfoglio e Matilde Serao. L’editore prometteva di dare voce, grazie a questo, alle proteste del Mezzogiorno. Il pubblico a cui si rivolgeva era tuttavia l’aristocrazia e la borghesia emergente. Oltre ai due fondatori vi scrissero per il Mattino anche Ferdinando Russo, Gabriele d’Annunzio e Federigo Verdinois. La sede centrale fu la Galleria Umberto I e il giornale offriva inoltre ai lettori due romanzi a puntate come ad esempio il “Simoniaco” di d’Annunzio o anche il “Tramontando il sole” di Serao. Costava all’inizio cinque centesimi e quindici lire per l’abbonamento e appoggiò perfino la povera gente durante la “rivoluzione del pane” rischiando il sequestro e la fine delle pubblicazioni ma contemporaneamente si imbatté contro il socialismo appoggiando la borghesia.

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Oltre al Mattino a Napoli si fanno avanti anche altri giornali; uno di questi è il “Monitore Napoletano” che si fa promotore dei diritti di uguaglianza e libertà basti ricordare il celebre aforisma di Eleonora Pimental Fonseca “Siam liberi in fine, ed è giunto anche per noi il giorno, in cui possiam pronunciare i sacri nome di libertà e uguaglianza ed annunciare alla Repubblica Madre, come suoi degni figliuol e popoli liberi d’Italia e d’Europa come loro degni confratelli”, o anche possiamo ricordare il “Venditore Repubblicano” o ancora “Il corriere del mezzogiorno”, “La voce della Campania”.

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Il giornale napoletano mira, del resto, sempre alla schiettezza, alla carnalità dei fatti proprio come il suo popolo ma nonostante la sua fedeltà alle tradizioni, la città “del sole” sa essere anche all’avanguardia.

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Fonte vesuviolive.it

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