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Lord Gladstone:
I Borbone
”La negazione di Dio”

Una vera congiura denigratoria, infiltrata in ogni parte perpretata ai danni del Regno delle Due Sicilie, per delegittimare il Regno di Ferdinando II di Borbone, che ben aveva amministrato, e che diede un forte impulso alla riorganizzazione del regno, tanto da diventare il più ricco della penisola.

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Il governo Inglese fa diffondere in varie ambasciate europee, una lettera del liberale inglese William Gladstone, inviata al ministro degli esteri, Lord Aberdeen di una presunta visita nelle carceri Napoletane nel 1851, nella quale avvisava la violazione di ogni diritto, e le disumane condizioni che erano tenuti i prigionieri, definendo il regime borbonico la “negazione di Dio eretta a sistema di governo”.

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Una vergognosa campagna diffamatoria che agiva in malafede, si lanciava nei confronti del Regno, inasprita anche a causa della questione degli zolfi della Sicilia, materia prima di notevole importanza per l’industria civile e militare, di cui gli inglesi avevano il monopolio, ma due compagnie francesi Tayx e Ayard fecero un’offerta maggiore degli inglesi, che avrebbe portato un maggiore incasso di denaro allo Stato Napoletano.
Questo inasprì talmente l’Inghilterra da farle mettere in campo la sua flotta, minacciando un bombardamento su Napoli.
Gladstone ammise poi, che non era mai stato in visita in nessun carcere borbonico, e che aveva dato per veduto da lui quello che gli avevano detto, e di aver scritto per incarico di Lord Palmerston.

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Un Regno bollato dal marchio infamante, che ben presto si diffuse in tutta Europa, messa in atto da chi tramava per la caduta dei Borbone, che invece furono i primi ad avviare la prima riforma carceraria, che prevedeva una commissione che salvaguardava la sicurezza dei prigionieri e la qualità del cibo all’interno dei carceri.
Il sistema carcerario nel Regno era all’avanguardia in Europa, mentre diversamente accadde nelle carceri all’indomani dell’unità d’Italia, dove migliaia di meridionali furono deportati nei “lager” del Nord nelle quali venivano torturati e fatti morire di stenti e di fame.

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fonte: orgogliosud.com

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