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Nel 1818
Il primo piroscafo a vapore del Mediterraneo: la Ferdinando I

Il capitano marittimo francese Pietro Andriel da tempo in patria cercava qualcuno che appoggiasse un suo progetto che si ispirava ai modelli di Roberto Fulton e del suo battello fluviale Vermont varato nel 1807. Non riuscendo a trovare chi sostenesse il suo lavoro, si rivolse a Ferdinando I di Borbone, il quale decise di sovvenzionarlo e di concedergli il 17 gennaio 1817 il monopolio della navigazione a vapore sulle acque del Regno.

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Il re versò 5.780 ducati al cantiere Filosa, di Castellammare di Stabia,  per realizzare un’unità lunga 38,80 m e larga 6,15 m. Andriel ideò un rivoluzionario apparato di propulsione, costituito da due caldaie lunga ciascuna sei metri e da una macchina da 45 cavalli di potenza collegata a due ruote laterali del diametro di 3,60 m, ciascuna munita di otto pale lunghe 1,20 m e larghe 40 centimetri. L’incarico di installarlo fu dato ad una ditta inglese. Sorse la “Compagnia privilegiata per l’introduzione della navigazione a vapore nel Regno delle Due Sicilie”.

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La nave, varata il 24 giugno 1818 e affidata al primo alfiere di vascello della Real Marina, don Giuseppe Libetta, raggiunse durante i collaudi la velocità di 6.5 nodi. Il viaggio inaugurale si svolse il 27 settembre 1818 attirando l’attenzione di commercianti e giornalisti, alcuni dei quali erano fra i passeggeri di questo primo esperimento.

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Le tappe di questo primo viaggio furono: Roma e Civitavecchia nello Stato Pontificio, Livorno nel Gran Ducato di Toscana, Genova nel Regno di Sardegna e Marsiglia in Francia.

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Il Regno delle Due Sicilie coglieva vari record mondiali con questo piroscafo. Era il terzo paese al mondo ad aver intrapreso questo tipo di costruzione navale. Il primo paese del Mediterraneo ad aver costruito un piroscafo, il primo paese a coprire una tratta così lunga in mare aperto, il primo piroscafo a solcare il mar Mediterraneo, il primo a fare navigazione tra più stati.

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Fonte vesuviolive.it

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