top of page

In quel contesto espresse chiaramente la sua visione politica e la sua idea confederativa che aveva della monarchia asburgica, fatta di tanti stati dotati di un alto livello di autonomia. A livello internazionale, invece, mostrò di accettare il principio di legittimità e fece accettare il principio di equilibrio (secondo il quale si voleva creare nella nuova Europa un equilibrio di forze che scoraggiasse eventuali ambizioni di dominio su tutto il continente).

​

In quel periodo egli ebbe un aspro diverbio con lo zar Alessandro I di Russia, i cui piani per la Polonia impaurivano fortemente il ministro austriaco. I tentativi di Metternich di creare un fronte compatto con Castlereagh e Hardenberg, il cancelliere prussiano, per opporsi ai piani di Alessandro I fallirono a causa dell’opposizione della Prussia che non voleva attriti con la Russia. Metternich sorprese la Prussia firmando un’alleanza con Castlereagh e Talleyrand, l’inviato francese, il 3 gennaio 1815, per dissuadere, anche a costo della guerra, l’annessione della Sassonia da parte della Prussia che era prevista come compensazione in cambio di terre polacche che sarebbero state date ad Alessandro I. Se ciò salvò il regno di Sassonia non impedì ad Alessandro I di ottenere quasi tutto ciò che desiderava della Polonia.

​

Nel contempo Metternich negoziò con la Prussia, la Baviera, il Württemberg e Hannover, la creazione della Confederazione Tedesca, che contava 39 stati, contro i 300 che facevano parte del Sacro Romano Impero sciolto dieci anni prima.

​

Metternich, inoltre, fu l’artefice della Santa Alleanza, che pure deve l’idea e il nome allo zar Alessandro: un accordo per governare i popoli conformemente alla carità cristiana, ma di fatto per reprimere le rivolte popolari. Se uno stato subiva disordini rivoluzionari, infatti, gli altri erano autorizzati ad intervenire militarmente per prevenire il contagio e ristabilire il potere legittimo. Tutti gli stati vi aderirono tranne l’Impero Ottomano (non cristiano), lo Stato Pontificio (il Papa disapprovava questo ecumenismo ante litteram) e il Regno Unito, ma di fatto fu un’alleanza reazionaria tra Austria, Prussia e Russia, allargata alla Francia.

​

Il Congresso di Vienna approvò i suoi verbali finali il 9 giugno 1815, nove giorni prima della battaglia di Waterloo. Il Trattato di Parigi, siglato il 20 novembre 1815, sostituì quello di 18 mesi prima, recependo i verbali del Congresso.

​

Negli anni successivi al Congresso di Vienna l’impegno maggiore di Metternich fu quello di mantenere gli equilibri raggiunti, e di difendere i diritti delle monarchie e degli imperi in contrasto con i nascenti sentimenti democratici dell’epoca. Josef von Hudelist prese in pratica il suo posto agli affari interni, essendo il cancelliere sempre impegnato in viaggi e missioni diplomatiche. Il Congresso della Santa Alleanza si riunì periodicamente fino al 1822 quando ebbe luogo il Congresso di Verona, ma con la morte di Alessandro il 1º dicembre 1825 e le rivoluzioni francese e belga del luglio e agosto 1830 perse di rilevanza.

​

Klemens Wenzel Nepomuk Lothar von Metternich-Winneburg-Beilsteinconte e, dal 1813,principe di Metternich-Winneburg (Coblenza15 maggio 1773 – Vienna11 giugno 1859), è stato un diplomatico e politico austriaco, dal 1821 cancelliere di Stato.

​

​fonte: Wikipedia

bottom of page