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Nel 1838
La carrozza di Ferdinando II di Borbone

La carrozza non diventa solo un mezzo funzionale per spostarsi da un luogo all’altro, ma il mezzo attraverso il quale persone ricche ostentano il proprio potere, anche papi e monarchi si fanno vedere nelle loro splendide carrozze per cerimonie solenni. Dal XVIII secolo le carrozze barocche si snelliscono per essere più adatte ai viaggi, mentre papi e monarchi iniziano a prendere le distanze da sfarzose vetture per cerimonie, anzi preferiscono le lettighe e portantine.

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Nel secolo a seguire, vi sono tanti tipi di carrozza per tutti i tipi di tasche e gusti, quindi diverse persone possono usufruirne. In questo secolo, tra le carrozze che destano una certa attenzione per sinuosità e storia rientra la carrozza di gran gala di Ferdinando II di Borbone.

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Il veicolo nasce nel 1838 grazie all’artigiano Salvatore Emmanuele e il pittore Raimondo Pionica. La vettura è in legno e ferro, colorato di rosso e i cui motivi sono dorati. La cassa è costituita da rame dorato e ai lati di argento, che rappresenta due allegorie di Napoli e Palermo, rispettivamente due vecchi sovrani recanti gli emblemi delle due città, ciò serve a evidenziare la sovranità dei Borbone nel Regno delle due Sicilie, con capitale a Napoli e Palermo. Al centro abbiamo lo stemma dei Savoia, fatto inserire in un secondo momento quando la carrozza passa alla suddetta dinastia.

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Da sinistra a destra: immagine allegorica  di Napoli, al centro stemma sabaudo e a sinistria immagine allegorica di Palermo, foto: Beppe Sacchetto

La cassa è coronata dalla Fama alata che reca tra le mani una corona costellata di pietre, entrambe sono in ottone dorato.

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Fama alata che regge la corona adornata di pietre,foto: Beppe Sacchetto

L’interno della cassa presenta un rivestimento in moiré di candida seta provvista di nappi in argento e oro, galloni cremisi e frange. Il sedile del cocchiere è sostenuto da bracci di legno che terminano a testa di grifo. La vettura trainata da 6 cavalli viene esibita da Ferdinando II in occasioni di solenni cerimonie, per esempio la visita dei reali al santuario di Piedigrotta che si tiene annualmente l’8 di settembre o in momenti singolari, quando Francesco II si reca alla Basilica di san Francesco di Paola per il giuramento della costituzione del 1848 e la cerimonia al Duomo a seguito della sua ascensione al trono nel 1859.

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Interni della carrozza:

A partire dei primi mesi del 1860 la carrozza viene modificata cambiando lo stemma con quello Sabaudo, perché passa ai Savoia. La realizzazione dell’opera è merito della ditta di Michele e Gennaro Pane, noti argentieri di Napoli. La carrozza poi viene spostata a Firenze, vi sono notizie certe della sua attività durante la cerimonia del 1865, quando Maria Pia di Savoia e il marito Luigi I del Portogallo arrivano nella neo-capitale sabauda. In questa pomposa cerimonia, la vettura di Ferdinando II diventa la vettura ospitante la famiglia reale. Non ci sono altre notizie certe dell’esibizione della carrozza reale in altre cerimonie, però non è garantito che non fosse più esibita. Oggi la carrozza si trova nella scuderia del Palazzo Pitti a Firenze.

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Fonte: vesuviolive.it

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