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Nel 1811
Real Orto Botanico di Napoli

Il Real Orto Botanico di Napoli, oasi di verde che si estende per circa 12 ettari nel centro antico della città, è una delle più antiche istituzioni naturalistiche partenopee.

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L’Orto Botanico di Napoli, vide i suoi albori nel 1811, durante il dominio francese, da un’idea concepita in precedenza da Ferdinando IV di Borbone e la cui attuazione era stata impedita dai moti rivoluzionari del 1799. La realizzazione del progetto fu affidata agli architetti de Fazio e Paoletti. Il primo realizzò la facciata monumentale, il cui stile fu uniformato a quello dell’adiacente Albergo dei Poveri, il viale principale perpendicolare alla facciata e il viale ortogonale. Il secondo si occupò della progettazione e della realizzazione della parte inferiore dell’Orto.

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Molto si deve al suo primo direttore, Michele Tenore, il quale diede molta importanza alla ricerca scientifica mettendo a coltivazione le circa 9000 specie tutt’ora presenti nell’orto. Tuttavia anche l’orto botanico di Napoli conobbe periodi difficili, soprattutto durante la seconda guerra mondiale, fu devastato dai bombardamenti e qui si decise di coltivare i beni di prima necessita e alcune aree della struttura, invece, furono adibiti a scopi militari.

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La rinascita dell’Orto Botanico fu lunga e difficoltosa ma negli anni ’60 finalmente ritornò agli antichi splendori grazie alla direzione di Aldo Merola. Il nuovo direttore si preoccupò soprattutto di potenziare il ruolo didattico dell’Orto.

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Oggi il Real Orto Botanico di Napoli è una struttura universitaria, della facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali ed è sicuramente il più importante in Italia per il numero e la qualità delle specie presenti. Oltre alla coltivazione e alla presentazione a fini museologici delle collezioni e lo svolgimento di manifestazioni artistiche e culturali, si occupa anche di ricerca, di conservazione di specie rare o minacciate di estinzione e di didattica.

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Le aree espositive sono disposte secondo tre criteri. Quello sistematico, l’area delle Pinophyta; il filiceto, destinato alla coltivazione di felci e piante affini; il palmeto; l’area delle Magnoliophyta, l’agrumeto e altre piccole zone dedicate a singole specie.

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Secondo il criterio ecologico con l’area denominata deserto, destinata ad accogliere le piante succulente; spiaggia, che vede coltivate le piante più diffuse, appunto, sulle spiagge italiane; torbiera, nella quale vengono coltivate le Cyperaceae; roccaglia, destinata all’esposizione di specie tipiche delle zone calcaree degli Appennini. Infine l’area etnobotanica che racchiude la sezione sperimentale delle piante officinali.

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Nel Real Orto Botanico di Napoli ci sono diverse strutture storiche, a cominciare dalla Serra Temperata, un’armonica costruzione restaurata di recente, con una lunga facciata dove le semicolonne doriche scanalate si alternano alle vaste aperture ad arco chiuse da vetrate.

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Vicino l’ingresso principale dell’Orto si erge l’edificio dove risiede il dipartimento di Biologia vegetale della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell’Università Federico II di Napoli. Nella zona in cui l’orto confina con l’Albergo dei Poveri, è situato il Castello, così denominato per le due bellissime torri circolari che contraddistinguono la facciata. Questa struttura edificato tra il XVI e il XVII secolo, è oggi sede delle attività amministrative e tecniche, oltre che del Museo di paleobotanica ed etnobotanica.

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REAL ORTO BOTANICO DI NAPOLI

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Dove: via Foria 223, 80137 Napoli
Quando: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 09:00 alle 14:00, martedì e giovedì dalle 09:00 alle 16:00
Contatti: Per prenotazioni chiamare (+39) 081-2533937, dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 11.00
Costo: gratis

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Come arrivare: Metropolitana linea 2 fino alla fermata Cavour o linea 1 fino alla fermata Museo e da qui proseguire a piedi per circa 800 metri in direzione Piazza Carlo III.

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Fonte napoli-turistica.com

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